Day Hospital

Lo sviluppo della tecnologia medica negli ultimi anni ha cambiato radicalmente e alla base, le prassi della chirurgia creata in lunghi secoli.
Sono stati realizzati strumenti grazie ai quali, quella che sembrava un’utopia – non per forza “aprire” il malato per doverlo curare, ma che il medico possa introdursi in modo non invasivo per poter curare dall’interno – si è potuta trasformare in realtà.
L’opzione di ricovero e intervento giornaliero, nominata nello specifico “day hospital”, si è diffusa su ampia scala negli ultimi 15 anni. Con questa modalità i malati arrivano il giorno dell’intervento, vengono operati e il giorno stesso o al massimo il successivo, possono tornare a casa. In seguito, trascorsa una sola settimana, è possibile ritornare al lavoro, a pieno ritmo.

Quali sono i vantaggi?

Nella maggior parte dei casi le incisioni dell’intervento, sono piccole e collocate in posti non visibili. Il dolore è minimo, praticamente trascurabile. Così come sono minimi e trascurabili i rischi del ripresentarsi del problema, inoltre è possibile tornare velocemente al lavoro.

Quale è la base degli interventi in day hospital?

La velocità di guarigione non necessariamente dipende dall’entità dell’intervento, ma potrebbe invece derivare dalla dimensione del taglio prodotto sulla parete addominale e quindi dalla lesione dei tessuti. Occorre dunque lavorare nell’area dell’intervento cercano di agire nel modo meno invasivo possibile. La procedura è conosciuta anche con il nome di procedura minimamente invasiva. A risultato di tale procedura il dolore conseguente agli interventi è notevolmente inferiore, la riabilitazione è significativamente più veloce, il risultato estetico è migliore e le probabilità di complicazioni tardive (per esempio: ernie) sono più rare. Un altro grande vantaggio è che a causa della breve degenza in ospedale anche le complicazioni infiammatorie sono molto rare. Secondo certi pareri più del 60% degli interventi chirurgici può essere eseguito con questo metodo d’intervento.

In precedenza, per un intervento alla cistifellea, un paziente passava in ospedale una settimana di degenza e solo dopo 6 settimane poteva tornare al lavoro. Oggi invece, dopo un solo giorno il paziente viene dimesso e trascorsa una settimana dall’intervento, non risentirà più nulla dall’intervento. Una notevole differenza è visibile anche in caso di interventi all’ernia, in gran parte degli interventi eseguiti con l’impianto della rete, quasi subito è ammesso sottoporre il paziente a dei carichi.

Quali strumenti consentono la chirurgia “day hospital”?

Lo sviluppo di elettronica e meccanica di precisione, ha consentito la creazione del laparoscopio, strumento costituito da un tubo finissimo. Questo tubo a sua volta si collega a un cavo altrettanto fine in cui passano dei fili molto flessibili di plastica o di fibra di vetro i quali conducono la luce. Con l’aiuto del suddetto laparoscopio il medico ha quindi modo d’introdurre nel paziente, nello stesso momento, più e piccolissimi strumenti che gli permettono di trattare l’area malata senza danneggiamenti o lacerazioni non necessarie.

• Ernia ombelicale
• Ernia inguinale
• Interventi alla cistifellea